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LE PREMIER HOMME
IL PRIMO UOMO

Italia / Francia / Algeria, 2011 | 91 minuti – DCP / Colore
EVENTI SPECIALI LUNGOMETRAGGIO

SINOSSI

Le impressioni e le emozioni di Albert Camus, tratte dal manoscritto incompiuto trovato tra i rottami dell’auto sulla quale trovò la morte nel 1960. Nel desiderio di ritrovare il ricordo del padre scomparso nella Prima guerra mondiale, lo scrittore torna in Algeria per incontrare chi l’aveva conosciuto. Camus ripercorre parte della propria vita: l’infanzia povera, le amicizie, le tradizioni, i sogni vissuti in “un anonimato dove non esiste né passato né avvenire”, dai quali emerge la figura di un uomo ideale, quel “primo uomo” che forse potrebbe essere in ciascuno di noi. «Il primo uomo è un libro politico nel senso più ampio del termine, cioè urgente e profondo, un libro “necessario” nel momento in cui è stato scritto, e non solo. Il primo uomo è l’intervento potente di un grande scrittore sulla tragedia del proprio Paese e del proprio tempo, la confessione che sgombra il campo da ogni sospetto di reticenza e di ambiguità rispetto alla guerra di liberazione algerina, di cui Camus ha faticato a liberarsi. Nell’infanzia di Camus ad Algeri ho ritrovato le tracce della mia Calabria nel secondo dopoguerra. A suo padre così ostinatamente cercato si è sovrapposta l’immagine di mio padre lontano e sconosciuto. La nonna e la madre sono diventate le stesse presenze quotidiane di quando ero bambino. E così la sua scuola è diventata la mia scuola, il suo maestro il mio maestro. Non capita spesso a un regista di avere in dono una storia così alta da raccontare. Io ho voluto che diventasse anche la mia storia non per presunzione ma per umiltà. Ho fatto questo film per un atto d’amore».

GIANNI AMELIO

Nato San Pietro Magisano, in provincia di Catanzaro, nel 1945. Si appassiona al cinema sin da ragazzo. Frequenta il Centro Sperimentale e consegue la laurea in Filosofia all’Università di Messina. Durante gli anni ‘60 lavora come operatore e poi come aiuto regista. Muove i primi passi come assistente di Vittorio De Seta nel film “Un uomo a metà”. Comincia poi a lavorare autonomamente per la televisione, a cui dedicherà gran parte della sua carriera. Debutta alla regia con la pellicola “La fine del gioco” (1070), programma sperimentale della RAI. Con “Il ladro di bambini” (1992), vince il Gran Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes. Seguono “Lamerica” (1994) e “Così ridevano” (1998) vincitore del Leone d’oro alla Mostra di Venezia e consacrazione del regista a livello internazionale. “Le chiavi di casa” (2004), interpretato da Kim Rossi Stuart, Charlotte Rampling e l’esordiente Andrea Rossi, è tra i protagonisti della 61° edizione della Mostra del Cinema di Venezia. “La stella che non c’è” (2006), in equilibrio tra documentario e finzione, riprende il tema degli emigranti. Nel 2008 Amelio viene nominato direttore del Torino Film Festival e nel 2012 gira “Il primo uomo”, tratto dall’omonimo romanzo postumo di Albert Camus, con Jacques Gamblin, Catherine Sola e Maya Sansa. Il film ottiene il Premio della critica internazionale al Festival di Toronto 2011. Dopo aver girato “L’intrepido” (2013) con Antonio Albanese, nel 2014 presenta alla Berlinale il documentario “Felice chi è diverso”, un viaggio in un’Italia segreta, quella omosessuale, tra testimonianze, ricordi, esperienze di vita di persone che hanno vissuto gli anni repressivi del fascismo e del secondo dopoguerra. Nel 2016 porta sullo schermo le contraddizioni e gli intrecci sentimentali della borghesia di Napoli nel film “La tenerezza”, interpretato da Renato Carpentieri, Elio Germano, Micaela Ramazzotti, Giovanna Mezzogiorno e Greta Scacchi.

Regia: Gianni Amelio
Sceneggiatura: Gianni Amelio, basata sull’autobiofrafia di Albert Camus
Fotografia: Yves Cape
Montaggio: Carlo Simeoni
Musiche: Franco Piersanti
Suono: François Waledisch
Progettista suono: Elisabeth Paquotte
Missaggio: Stéphane Thiébaut
Scenografie: Arnaud De Moléron
Produttore: Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chimenz,
Bruno Pesery, Philippe Carcassonne, Yacine Laloui
Produzione: Cattleya, Maison de Cinéma, Soudaine Compagnie,
France 3 Cinéma, Rai Cinema, Laith Media, Canal +, Ciné +, France
Télévisions, Ministère Algérien de la Culture
Rivenditore estero: StudioCanal

Cast: Jacques Gamblin, Maya Sansa, Catherine Sola, Denis
Podalydès, Ulla Baugué, Nicolas Giraud, Nino Jouglet, Abdelkarim
Benhabouccha, Hachemi Abdelmalek, Djamel Saïd, Jean‐Paul
Bonnaire, Jean‐François Stévenin