SINOSSI

Giovanni, attore quarantenne e in crisi, ritorna a casa per il funerale di Pippo, il suo fratello gemello che si è suicidato dopo aver rotto con la fidanzata Wanda. La famiglia è d’accordo nel non dire nulla del suicidio alla madre, cattolica devota. Giovanni e Wanda si innamorano ma il fantasma di Pippo tormenta Wanda mentre Giovanni non riesce a togliersi dalla testa il devastante dolore di sua madre. Uno dei film più autobiografici e sofferti di Bellocchio, rielaborazione del suicidio di suo fratello Camillo che nel 1968 si tolse la vita per una delusione d’amore.

MARCO BELLOCCHIO

Nato a Piacenza nel 1939, Marco Bellocchio è una delle personalità più influenti del cinema italiano degli ultimi decenni e uno tra i maggiori autori del cinema contemporaneo. Esploratore instancabile della storia, del visibile e dell’inconscio, consacrato già al suo film di debutto, I pugni in tasca (1965), Bellocchio ha diretto più di 30 film e documentari tra cui La Cina è vicina (1967), Nel nome del padre (1971), Marcia trionfale (1976), Salto nel vuoto (1980), Diavolo in corpo (1986), La condanna (1991), Il sogno della farfalla (1994), Il principe di Homburg (1997), L’ora di religione (2002), Buongiorno, notte (2003), Vincere (2009) ed Esterno notte (2022). Il suo ultimo film, Rapito (2023) sul caso Edgardo Mortara, è stato selezionato in Concorso al Festival di Cannes 76.