SINOSSI

Cloe è una bambina di sei anni con una grande passione: Spiderman! E per iniziare il primo giorno di scuola non poteva che scegliere la cartella del suo personaggio preferito. Ma la scoperta della scuola (e del mondo) di Cloe si ferma davanti a una domanda: perché le bambine non possono avere un supereroe preferito? Perché, quando sfoggia lo zaino nuovo, tutti, persino il negoziante, le dicono che “è da maschi”? Il viaggio di Cloe parte proprio da qui: dalla scoperta che esiste un universo per i maschi e un altro per le femmine. Una divisione che parte dai vestiti e dai giocattoli per arrivare alle immagini usate dalla pubblicità, ai cartoni animati, fino alle parole usate nel linguaggio del nostro quotidiano. “Perché la maestra ha detto che i bambini sono bravi? Le bambine forse non lo sono?”, si chiede Cloe. Perché se gioca a calcio la chiamano maschiaccio? E perché non può farsi la cresta nei capelli? E perché, se piange, la chiamano femminuccia? Come mai nel manifesto pubblicitario di un’auto, c’è una ragazza in reggiseno? Il mondo che Cloe racconta in prima persona, visto con gli occhi di una bambina, sembra in effetti molto strano! Tratto dal libro omonimo di Giorgia Vezzoli, questo cortometraggio è stato realizzato allo scopo di affrontare i temi di stereotipi e parità di genere, sopratutto con i ragazzi e le ragazze, ed è diventato poi la base per la costruzione di un kit didattico multimediale per insegnanti, realizzato con il supporto della Commissione europea e disponibile gratuitamente su stereotipidigenere.eu.

FEDERICO MICALI

Nato a Firenze nel 1971, Federico Micali è regista e sceneggiatore di numerosi film, cortometraggi e documentari di taglio sociale: tra i più noti Genova senza risposte (2002) sui fatti del G8, co-diretto con Stefano Lorenzi e Teresa Paoli; L’ultima zingarata (2010) con Mario Monicelli tra i protagonisti; L’universale (2016), dedicato alla sala di culto fiorentina a cavallo degli anni ’70 con Francesco Turbanti e Matilda Lutz. Di recente ha diretto Looking for Negroni (2019) con Claudio Bigagli, Firenze sotto vetro (2020) girato durante i giorni del primo lockdown e Le chiavi di una storia (2023) sulla nascita del quartiere Isolotto di Firenze e la sua esperienza di comunione e disobbedienza civile.