THE RAFT OF MEDUSE
SPLAV MEDUZE

 

Karpo Godina l YUGOSLAVIA, 1980 l 101′

 

Kristina e Ljiljana, la prima slovena e la seconda serba, sono due insegnanti con grandi sogni. Abbandonano il loro fangoso villaggio per unirsi ad una carovana di girovaghi e artisti in giro per la Jugoslavia degli anni Venti. La loro è una “luminosità d’animo” e una gioia pura che non si ripeterà mai più. Questo film spartiacque nella produzione slovena e jugoslava dell’epoca esplose nel 1980 per reintrodurre componenti sia letterarie che visive provenienti dal dadaismo e dal surrealismo. La ribellione nichilista del meraviglioso travolge tutti i canoni ma resta una domanda: l’avanguardismo ha avuto un senso nei Balcani?

Schoolteachers with big dreams, Kristina and Ljiljana, the former a Slovene and the latter a Serb woman, take off from their muddy backwater village and travel with fellow drifters and performance artists through Yugoslavia of 1920s, with a ‘lightness of being’ and pure joy that was not to be repeated. This watershed film of the Slovenian and Yugoslav cinema burst onto the scene in 1980 and re-introduced modernism, asserting a wonderful, nihilistic rebellion against all canons. Did the avant-garde movement has a sense on the Balkans?

Regista, operatore, sceneggiatore e montatore sloveno nato nel 1943, Karpo Godina è uno dei rappresentanti più importanti della “Black Wave”, movimento del cinema jugoslavo che ha prodotto numerosi film di critica sociale dal 1964 al 1973. I suoi primi cortometraggi sono stati premiati a livello internazionale e sono considerati oggi come opere pionieristiche del cinema sperimentale. Godina ha sperimentato con una camera fissa, un principio fondamentale della composizione che sembrava esprimere la distanza verso gli oggetti filmati, ma che diversamente ne enfatizzava l’ironia sovversiva. Gli innovativi e tuttora ipnotici cortometraggi dell’autore sono parte di una corposa produzione indipendente che riflette una felicità liberatoria e vertiginosa, ben lontana dalla seriosità del tipico cinema sperimentali. A quarant’anni di distanza, i suoi film urlano ancora una profonda gioia di vivere.

Slovenian director, cameraman, scriptwriter and editor born in 1943, Karpo Godina is one of the most important representatives of the Yugoslav cinematic movement “Black Wave,” which produced several socio-critical films between 1964 and 1973. His first short films were awarded internationally and are now regarded as the pioneer films of the experimental cinema. Godina experimented with the static camera, a key principle of composition that seemed to express distance towards the filmed object but otherwise enhanced subversive irony. His innovative and yet hypnotic short films are part of an independent production that reflect a happiness that’s impervious to the gravity of the films’ often serious subjects. His films still scream with happiness and joie de vivre.

Produzione / Production: Viba Film, RTV Beograd