MED MEETINGS

IV EDIZIONE

MEDFILM annuncia la Giuria di Works in Progress, la nuova attività nata nell’ambito dei MEDMEETINGS per l’edizione 2020 del festival.

I tre giurati chiamati a decretare il vincitore tra le opere selezionate per il bando sono:

Dora Bouchoucha
Produttrice

Produttrice dal 1994, Dora Bouchoucha ha realizzato lungometraggi, cortometraggi e documentari premiati in numerosi festival internazionali, come Satin Rouge, Dowaha e Foreign Body di Raja Amari, Hedi e Weldi di Mohamed Ben Attia.

Nel 1992 ha fondato il workshop del Carthage Film Festival e quello di Takmil nel 2014. Dal 1997 è a capo dei workshop di Sud Ecriture. Membro permanente dell’International Rotterdam Festival CineMart Board per oltre dieci anni, è stata consulente del comitato di selezione della Mostra di Venezia per i film arabi e africani dal 2007 al 2011.

Nel 2010 è stata nominata responsabile di Fonds Sud e nel 2012 presidente di “Aide Aux Cinémas du Monde” da CNC. Ha diretto il Festival di Cartagine nel 2008, 2010 e 2014. Nel 2017 ha fatto parte della Giuria della Berlinale e nel 2020 della Giuria che assegna il Leone del futuro – Premio “Luigi De Laurentiis” della Mostra di Venezia. Fa parte dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

Rana Eid
Sound Designer / Regista

Nata a Beirut nel 1976, Rana Eid ha frequentato l’Université Saint-Joseph, dove si è laureata nel 1999 in cinema e si è specializzata con un Master nel settore audio. Nel 2002 si trasferisce a Parigi e dal 2003 lavora come montatrice del suono, collaborando con acclamati registi e produttori libanesi quali Joanna Hadjithomas e Khalil Joreige, Ghassan Salhab, Mohammad Soueid e Philippe Aractingi.

Nel 2006 ha fondato DB Studios, una struttura di post-produzione del suono, con il compositore Nadim Mishlawi. Dal 2017 lo studio ha unito le forze con la compagnia francese Hal. Da allora Eid lavora in Europa e tra Siria, Giordania, Palestina e Sudan con registi affermati e talenti emergenti. I suoi ultimi lavori sono per film candidati all’Oscar: The Cave di Firas Fayyad e Honeyland di Tamara Kotevska e Ljubomir Stephanov.

Nel 2017 ha esordito alla regia con il documentario Panoptic, presentato in anteprima al Festival di Locarno e selezionato in numerosi festival internazionali, tra cui il MEDFILM. Nel 2020 è entrata a far parte della sezione Sound dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

Giona A. Nazzaro
Critico / Giornalista / Programmatore

Giona A. Nazzaro è Delegato Generale della Settimana Internazionale della Critica della Mostra di Venezia e membro del comitato artistico di IFFR – Festival di Rotterdam. Programmatore del comitato di selezione di Visions du Réel di Nyon, collabora anche con il Festival di Locarno.

Ha lavorato in qualità di programmatore e selezionatore con Torino Cinema Giovani, Festival dei Popoli e Festival Internazionale del Film di Roma. Ha co-ideato e curato la mostra “Il di/segno del cinema” (Cagliari, 2015) presso i Musei civici di Cagliari.

È autore e curatore di monografie dedicate a Gus van Sant, Spike Lee, Abel Ferrara. Ha inaugurato lo studio del cinema in Hong Kong in Italia con i volumi “Il cinema di Hong Kong – Spade, kung fu, pistole, fantasmi” (Le mani, 1997), “John Woo – La nuova leggenda del cinema d’azione” (Castelvecchi, 2000) e “Il dizionario dei film di Hong Kong” (Universitaria Editrice, 2005). Il volume “Action – Forme di un transgenere cinematografico” (Le mani, 2000) ha ottenuto il premio Barbaro / Filmcritica. Ha esordito nella narrativa con il volume “A Mon Dragone c’è il Diavolo” (Perdisa Pop, 2010).

Giornalista pubblicista, scrive regolarmente per il manifesto, Film Tv, Micromega e altre testate cartacee e web. È stato fra i fondatori del mensile cinematografico Sentieri Selvaggi.