MEDFILM WIPS HYPHEN

HYPHEN

Libano, 2020 | 93′ · DCP · Colore
WIPS LUNGOMETRAGGIO

SINOSSI

Quando Nicole rivela alla sua amica d’infanzia e cugina Reine che è dipendente dall’eroina da quando aveva 13 anni, le due decidono di documentare il percorso di riabilitazione di Nicole. Hyphen segue la lotta della ragazza per diventare una donna adulta, nonostante la mancanza di opportunità economiche e un’educazione culturale tossica che insegna alle giovani a sopprimere le proprie idee e la propria sessualità e a seguire un insieme di stringenti regole religiose e culturali.

«Essendo cresciuta ad Ain el Remmeneh, l’epicentro della guerra civile libanese dal 1975 al 1990, logicamente ero immersa nella mentalità polarizzata ‘noi’ e ‘loro’. Quando ho iniziato a girare il percorso di guarigione di Nicole, ho voluto fare luce sui problemi della mia comunità, sulle ferite emotive della guerra e sulle conseguenze del crescere in una società così divisa. Tuttavia, nell’arco di dieci anni, la motivazione del mio film si è evoluta ed ampliata. Mi sono resa conto che il rapporto di Nicole con i suoi genitori, la sua dipendenza e la sua lotta per l’espressione di sé riflettevano la sconnessione e la rabbia che molti giovani libanesi provano nei confronti della generazione più anziana e dei loro genitori. Questa generazione è desiderosa di liberarsi dalle regole conservatrici incentrate sulla religione che stigmatizzano la libertà, la sessualità e la politica. Oggi le donne libanesi vivono un conflitto interno tra chi sono davvero, chi vogliono essere e chi la società permette loro di essere. Con uno sguardo severo alle lotte familiari, alle dipendenze, alla sessualità femminile e alla società libanese del dopoguerra, Hyphen è un saggio devastante sulla precarietà di diventare la donna che si vuole essere quando si hanno avute ben poche indicazioni»

REINE RAZZOUK