ATLAL

Algeria / Francia, 2016 | 111 minuti – DCP / Colore
PREMIO OPEN EYES DOCUMENTARIO

SINOSSI

L’Algeria, al culmine del terrorismo tra il 1991 e il 2002, ha contato la perdita di oltre 200.000 vite. Wlad Allal è un luogo sospeso nel tempo e nello spazio. Una piccola città che, nell’autunno del 1997, ha vissuto un massiccio intervento militare che ha finito per distruggerla. Diversi strati della storia algerina sono stati sovrimpressi in quel luogo, diventato un’area in costante trasformazione. Wlad Allal oggi è silenzio ed erbe secche che continuano a crescere accanto a nuovi edifici, che emergono dal suolo o sono ancora in costruzione, come spettrali silhouette. La parola “Atlal” in arabo significa rovine. Ma è anche una pratica nella poesia pre-islamica che consiste nello stare in piedi di fronte alle rovine e contemplarle, per portarne fuori i ricordi, una memoria, un futuro possibile.

DJAMEL KERKAR

Dopo aver studiato economia, si specializza in cinema all’ESAV di Marrakech. “Atlal”, il suo primo film, ha vinto il Primo Premio al FID Marseille 2016, altre due menzioni speciali dal GNRC e il Atlal Premio della Critica online.

Regia: Djamel Kerkar
Sceneggiatura: Djamel Kerkar
Fotografia: Djamel Kerkar, Bilel Madi
Montaggio: Djamel Kerkar, Corentin Doucet
Suono: Djamel Kerkar, Bilel Madi
Progettista suono: Antoine Morin
Produttori: Jaber Debzi, Narimane Mari, Olivier Boischot,
Michel Haas
Produzione: Prolégomène, Centrale electrique
Distribuzione: Pascale Ramonda

Con: Ammi Lakhdar, Ammi Rabah Lakhdar, Abdou, Raouf Moundhir, Mohammed, Abdou