AL MAKHDU’UN
THE DUPES/GLI INGANNATI

SINOSSI

A dieci anni dalla Nakba (“la catastrofe”), l’esodo palestinese dai territori diventati israeliani nel 1948, tre rifugiati in Iraq di tre generazioni diverse sognano di scappare dai campi profughi e di attraversare il deserto oltrepassando le frontiere, verso la ricchezza e la prosperità del Kuwait. Ma il sogno diventa un incubo, un tragico gioco al massacro, metafora della sorte palestinese… Dal racconto Uomini sotto il sole di Ghassan Kanafani, giornalista e scrittore militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina assassinato il 9 luglio 1972 a Beirut dal Mossad.

TEWFIK SALEH

Nato ad Alessandria d’Egitto nel 1926, Tewfik Saleh si laurea in Lettere all’Università del Cairo e dal 1950 al 1954 si trasferisce a Parigi, dove continua gli studi specializzandosi in cinema. Tornato al Cairo collabora con lo scrittore Naguib Mahfuz e nel 1955 realizza il suo primo film, Vicolo dei pazzi (Darb al mahabil). I suoi film, politicamente e socialmente impegnati, incappano nell’ostilità della censura politica e nel 1970 Saleh è costretto a partire in esilio in Giordania, Siria e Iraq. Nel 1972 dirige Gli ingannati, capolavoro del cinema arabo e vincitore del Tanit d’oro a Cartagine. Nel 1973 si trasferisce in Iraq per insegnare cinema e riesce ad ottenere i finanziamenti per il suo lungometraggio Al-ayyam al-tawila (1980). Tornato in Egitto a metà degli anni Ottanta per insegnare cinema, muore il 18 agosto 2013 all’età di 86 anni.