MEDFILM FESTIVAL 2013: IL POTENZIALE DI UN MERCATO CINEMATOGRAFICO EURO-MEDITERRANEO

MEDFILM FESTIVAL PRESENTA PUBBLICATO DA 10 Maggio 2013CROAZIA, MEDFILM FESTIVAL XIX

MEDFILM FESTIVAL XIX EDIZIONE
ROMA 21 — 30 GIUGNO

La XIX edizione del MedFilm Festival parte in largo anticipo sulle date storiche all’interno di una nostalgica cornice estiva. La giornata di apertura è prevista nella prestigiosa sede del Museo MAXXI, per proseguire alla Casa del Cinema e al Cinema dei Piccoli.

Il Paese Ospite d’Onore dell’edizione 2013 è la Croazia, che ha scelto il MedFilm Festival per celebrare in Italia il suo storico ingresso in Europa. MedFilm Festival propone in omaggio alla Croazia una selezione di 14 film: cinque lungometraggi, due documentari e sette cortometraggi, un’ampia panoramica per poter rintracciare i fili di una cinematografia capace di dare rilievo a poetiche autoriali, sorprendenti film di genere, realtà significative come quelle documentaristiche, graffianti e poetiche animazioni. Se Arsen Anton Ostojić – autore  indaga con HALIMA’S PATH sulle ferite ancora aperte della guerra in Bosnia, Damir Čučić realizza con A LETTER TO MY FATHER uno struggente diario che mette a confronto il rapporto problematico di un padre e suo figlio. Il festival propone anche SONJA AND THE BULL di Vlatka Vorkapić, tra commedia romantica e road movie, il film di maggiore successo al box office croato degli ultimi 12 anni.

Selezionati per il Concorso Ufficiale Premio Amore e Psiche, lo scioccante THE ATTACK, del libanese Ziad Doueiri con Ali Suliman nel ruolo di un chirurgo israelo-palestinese di Tel Aviv la cui moglie si uccide in un attacco kamikaze; A.C.A.B. — ALL CATS ARE BRILLIANT, dell’esordiente Constantina Voulgaris, grande successo in patria per la storia che racconta, quella della generazione di trentenni greci a confronto con la crisi. Sconvolgente è anche il quadro dell’Egitto post rivoluzione offerto da Hala Lotfy in COMING FORTH BY DAY, mentre Davide Manuli in LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER riattualizza genialmente il mito del trovatello tedesco. A chiudere il cerchio, l’ambiguo noir NESMA, che racconta la crisi della borghesia tunisina, e il francese RENGAINE, libera improvvisazione jazz sull’integrazione e lo scontro tra culture e religioni.

Il Concorso Internazionale Documentari — Premio Open Eyes, la cui selezione è stata curata per il terzo anno dal regista Gianfranco Pannone, è un viaggio nei luoghi più impervi e sconosciuti del Mediterraneo. Undici le opere in concorso, dalla Turchia alla Francia, dal Libano a Israele, dalla Grecia alla Croazia, con un intreccio di storie che si agitano tra pubblico e privato, presente e passato. Tra queste, spiccano l’italiano NADEA E SVETA di Maura Delpero, il palestinese ART/VIOLENCE, il croato BLOKADA, l’eco delle primavere arabe dal titolo BABYLON, le vicende di rifugiati africani e balcanici di LE MOND EST COMME ÇA del sempre puntuale Fernand Melgar e il malcontento degli indignados di VERS MADRID del poeta e regista Sylvain George, ospite a Roma e al quale il MedFilm Festival dedica anche una retrospettiva.

Diciassette sono invece i cortometraggi del Concorso Internazionale — Premio Méthexis. La sezione, curata da Alessandro Zoppo, storica presenza del MedFilm Festival, si dipana tra incertezze quotidiane, fughe oniriche, proponendo un cinema tenace, anarchico e malinconico. Il racconto dei giovani registi del Mediterraneo è un trip tra l’asfalto ribollente delle strade di Atene, i condomini brulicanti di vita e passioni di Algeri, gli istinti soffocati di Marsiglia, i labirinti emotivi di Istanbul, i vicoli e le periferie grondanti buio e speranza di Roma.

Tra le novità di questa edizione, Perle: alla scoperta del cinema italiano, sezione che vuole dare luce al cinema italiano, spesso poco visibile o addirittura invisibile, ma che nonostante la crisi sta tirando fuori film coraggiosi. Tre i lungometraggi proposti: BELLAS MARIPOSAS di Salvatore Mereu, nel quale si combinano realismo disperato e magia in una Cagliari periferica ed inedita; STA PER PIOVERE del regista italo-iracheno Haider Rashid, che racconta attraverso la storia di Said, un immigrato di seconda generazione intrappolato negli ingranaggi della legislazione italiana, le questioni legate all’identità e al concetto di “straniero”; PADRONI DI CASA di Edoardo Gabbriellini, unico film italiano in concorso all’ultimo Festival di Locarno, thriller ad alta tensione sul cuore nero della provincia italiana interpretato da Valerio Mastandrea, Elio Germano, Gianni Morandi e Valeria Bruni Tedeschi. A testimonianza della varietà di voci e stili presenti nella sezione, sarà dedicato un evento speciale alle nuove tecnologie e al 3D immersivo con il documentario in anteprima mondiale, APOLLINEUM — VIAGGIO IN 3D NEL PARCO DEGLI DEI di Jordan River, e il documentario FATTI CORSARI di Stefano Petti e Alberto Testone, racconto che mescola linguaggi, stili, generi e materiali diversi nella storia di un uomo incredibilmente somigliante a Pier Paolo Pasolini, tale da fondere in una sola cosa realtà e palcoscenico. Infine, concludono la sezione sei cortometraggi inediti, tra cui la sorprendente docu-fiction LA STRADA DI RAFFAEL, la delicata animazione FORCINE e l’astratto e intenso INASSENZA.

La sezione Letture dal Mediterraneo, altra novità di quest’anno, sarà invece dedicata al rapporto tra racconto scritto e immagine con una serie di incontri con gli “scrittori del mare”,  Sarah Zuhra Lukanic, Stefano Polli, Cosimo Rega, Helene Paraskeva e Francesca Bellino, nella bella cornice di Villa Borghese.

Lo showcase che accoglie i molteplici sguardi che fanno della società francese un esempio vivacissimo di multiculturalismo, la sezione Le Regard des Autres, ospita quest’anno un omaggio al documentarista francese Sylvain George, da sempre attento a tematiche legate all’immigrazione clandestina e all’incontro tra culture differenti. Saranno inoltre proposti due focus: uno sulla Grecia e uno sulla Spagna e parteciperanno al festival con film e ospiti anche Egitto, Algeria, Tunisia, Israele, Turchia, Palestina e Francia.

Il Premio Koinè andrà al Ministro per l’integrazione Cécile Kyenge, da sempre impegnata per i diritti dei migranti e nella promozione del dialogo tra le culture, attraverso la sua attività politica e l’associazione DAWA di cui è anche fondatrice.

Premio alla Carriera a due grandi registi: Veljko Bulajić, antesignano del genere spettacolare ed epico del cinema jugoslavo, autore di elaborati affreschi storici che hanno dipinto migrazioni forzate e lotte partigiane, incubi atomici e aspri scontri per il potere; l’autore egiziano Yousry Nasrallah che presentera al MedFilm Festiva il suo ultimo film APRÉS LA BATAILLE, un’opera di straordinaria intelligenza che ha saputo anticipare, prima degli altri, le contraddizioni emerse nei mesi successivi alla caduta di Mubarak.

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