MEDFILM FESTIVAL 2016: TUTTI I VINCITORI

MEDFILM FESTIVAL PRESENTA PUBBLICATO DA 13 Novembre 2016MEDFILM FESTIVAL XXII

MEDFILM FESTIVAL 2016 – XXII EDIZIONE
4 – 12 NOVEMBRE | ROMA
CINEMA SAVOY / MUSEO MACRO

Festival di Interesse Nazionale, Manifestazione Storica del Comune di Roma, Festival di Interesse Culturale per FORUM MEDITERRANEO e PARTENARIATO EURO-MEDITERRANEO

La 22° Edizione del MedFilm Festival si è conclusa con un grande successo decretato dalla sentita partecipazione del pubblico, che ha seguito numeroso questa intensa nove giorni di cinema, e dall’accresciuta attenzione da parte della stampa italiana ed internazionale, che ha dedicato al festival recensioni, focus, interviste ed approfondimenti.

Con un programma composto da 90 film, di cui 60 anteprime italiane, europee ed internazionali, accompagnati da tanti prestigiosi ospiti, il MedFilm Festival ha dato ancora una volta testimonianza diretta del variegato contesto culturale e politico che rende unica l’area Euro-Mediterranea, proponendo un modello di festival aperto, inclusivo e partecipato, in cui le opere e i loro autori, così come il pubblico, la stampa e lo staff del festival, sono al centro di un progetto culturale e pedagogico che fa dell’incontro, del dialogo e della condivisione di idee, il suo punto centrale. In questo senso, molto importante è stato il contributo offerto dall’Istituto Superiore Cine-Tv R. Rossellini, che ha permesso la partecipazione di circa cinquanta suoi studenti chiamati a giudicare i film in concorso così come a realizzare interviste ai registi e a filmare tutti i momenti più importanti del festival, masterclass, incontri letterari e dibattiti. Forte anche la partecipazione degli studenti universitari, costituiti in giurie, che hanno lavorato sulla selezione dei film proposti nelle tre categorie ufficiali.

La Serata di Chiusura del festival ha visto la consegna dei premi ai vincitori delle diverse categorie e in particolare il conferimento del Premio Amore e Psiche al film “INVERSION” di Behnam Behzadi (Iran), vincitore della 22° Edizione del Medfilm Festival nonché di due premi collaterali attribuiti dalla Giuria PiuCulture e dalla Giuria Universitaria. Per la prima volta in ventidue anni di storia del festival, lo stesso film è stato giudicato il migliore da tutte le giurie, e dunque da un pubblico trasversale ed eterogeneo, che va dai 17 anni in su, segno dell’indiscutibile qualità artistica dell’opera e soprattutto dell’universalità dei temi affrontati. In questo senso, il film iraniano potrebbe sicuramente affacciarsi nel mercato italiano e trovare il proprio spazio. Il MedFilm Festival si impegnerà con accresciuta forza e convinzione alla ricerca di spazi di distribuzione complementari a quelli attuali, poco attenti alla varietà della produzione cinematografica dell’area Euro-Mediterranea.

Le GIURIE hanno decretato i vincitori di questa edizione:

CONCORSO LUNGOMETRAGGI – PREMIO AMORE E PSICHE

La giuria, composta da Federico Pontiggia, Angela Prudenzi, Isabella Ragonese, Claudia Bedogni e Tiziana Lo Porto, ha deciso di assegnare i seguenti premi:

PREMIO AMORE E PSICHE AL MIGLIOR FILM: “INVERSION” di Behnam Behzadi (Iran)

Per la capacità di innovare poeticamente la lezione umanista del cinema iraniano, tramutando il soffocante clima atmosferico in un sole femminile che irradia empatia e speranza a ogni latitudine.

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA: “KINDIL” di Damien Ounouri (Algeria / Kuwait / USA)

Per il talento nel denunciare la realtà con originalità stilistica restituendo al genere il suo territorio di elezione: il cinema.

PREMIO ESPRESSIONE ARTISTICA PER LA MIGLIOR REGIA: “LE JARDIN D’ESSAI” di Dania Reymond (Francia / Algeria)
Per la felice e gioiosa riaffermazione del cinema quale strumento privilegiato di descrizione e analisi della realtà, in grado di stemperare la drammatica eredità dell’Algeria nell’apertura incondizionata e fiduciosa al futuro delle giovani generazioni.

CONCORSO DOCUMENTARI – PREMIO OPEN EYES

La giuria, composta da Roberto Silvestri, Irene Dionisio, Tarek Ben Abdallah, Francesca Bellino e Katia Ippaso, ha deciso di assegnare i seguenti premi:

PREMIO OPEN EYES: “BETWEEN FENCES” di Avi Mograbi (Israele / Francia)

Un’opera compiuta che tratta l’attuale e drammatico tema della migrazione forzata con grande rispetto verso la figura del profugo che, entrando nel gioco della finzione scenica del palcoscenico, smaschera il teatro della crudeltà internazionale.

MENZIONE SPECIALE: “A MAGICAL SUBSTANCE FLOWS INTO ME” di Jumana Manna (Palestina)

Un’opera caratterizzata dal grande rigore nel trattamento e dallo spiccato senso poetico che conferma l’assenza di frontiere quando si entra nel territorio della musica. Un viaggio nel passato, quando la Palestina era una sola terra governata da mille musiche e non da un solo Stato.

SEGNALAZIONI

“ATLAL” di Djamel Kerkar (Algeria / Francia)

Un’opera dal grande effetto verità che, seguendo la drammaturgia del tempo in paesaggi residuali e sospesi sul nulla, mostra con poesia le rovine del nostro tempo.

“INFORME GENERAL II – EL NUEVO RAPTO DE EUROPA” di Pere Portabella (Spagna)

Il sofisticato contributo di un senatore surrealista del cinema catalano al crollo sistemico, culturale, economico-finanziario, politico ed energetico di un mondo mal globalizzato.

CONCORSO CORTOMETRAGGI – PREMIO METHEXIS E PREMIO CERVANTES

La giuria – composta dagli studenti delle Scuole Nazionali di Cinema: Karim Ejjaoui (ISCA – Institut Spécialisé du Cinèma et de l’Audiovisuel de Rabat – Marocco), Ahmed Fouad (The Egyptian Academy of Art in Rome – Egitto), Iordanis Theodosiadis (Faculty of Fine Arts Aristotle University of Thessaloniki – Grecia), Mohamed Rachid Mrabet (EDAC – Ecole des Arts et du Cinéma Tunis – Tunisia), Lola Quivoron (La Fémis – École nationale supérieure des métiers de l’image et du son, Paris – Francia), Marina Tebechrani (Faculté des Lettres et Sciences Humaine Saint Joseph, Beirut – Libano), Onuray Topaklı (MSFAU – Mimar Sinan Fine Arts University of Istanbul – Turchia), Ekaterina Volkova (CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma – Italia), Nikica Zdunic, (Academy of Dramatic Art University of Zagreb – Croazia) – ha deciso di assegnare i seguenti premi:

PREMIO METHEXIS: “UMMI” di Niko Avgoustidi (Grecia)

Per le forti emozioni ed impressioni evocate dal film, per la sua capacita di affrontare problemi sociali riguardanti i rifugiati ed il modo in cui vengono accolti in Europa.

PREMIO CERVANTES ALL’OPERA PIÙ CREATIVA: “BATRACHIAN’S BALLAD” di Leonor Teles (Portogallo)

Per la storia intima e di ribellione, che contribuisce alla lotta per i diritti delle minoranze discriminate, per il suo approccio forte ed originale all’argomento. Il film appare come un gesto punk, che spinge le persone a riconsiderare il loro approccio verso le comunità marginalizzate di oggi.

MENZIONE SPECIALE: “ESTATE” di Ronny Trocket (Francia / Belgio)

Per il suo approccio originale che, attraverso l’incontro tra l’immobilità dell’immagine fotografica e il movimento, esprime un giudizio sul ruolo dei media nella crisi dei migranti. Una forte critica alla passività troppo spesso dimostrata di fronte a situazioni che richiederebbero un’azione e una reazione ben più decisa da parte degli esseri umani.

PREMI COLLATERALI

Il PREMIO PIUCULTURE, organizzato con il giornale online Piuculture e assegnato da Sarra Labib, Basha Beshai, Moez Chamki, Vladimir Doda, Nibir Mamdudar Rahman, Ghiath Rammo, Spoitoru Nina (sei cittadini romani che provengono da Egitto, Tunisia, Albania, Bangladesh, Siria e Moldavia), è andato a “INVERSION” di Behnam Behzadi (Iran).

Per aver intrecciato con grande sapienza e delicatezza diversi problemi della società attuale – dall’inquinamento ambientale, che rimane un elemento trasversale a diversi paesi, al ruolo della donna nella società iraniana. Tutto questo è reso ancora più forte da un’ottima recitazione che rifugge da qualsiasi vittimismo per cogliere gli elementi più sottili ed essenziali. Un film ben scritto e ben diretto, ricco e pieno di vita.

GIURIE STUDENTI

Gli studenti delle Università La Sapienza (Lingue e Civiltà orientali e Storia dell’Arte e Spettacolo), Roma Tre (Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo), Tor Vergata (Dipartimento di Storia Patrimonio Culturale Formazione e Società), John Cabot University e dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, hanno deciso di assegnare i seguenti premi:

MIGLIOR FILM: “INVERSION” di Behnam Behzadi (Iran)
Per la capacità di porre interrogativi sulla propria identità, sia essa dettata dall’ambiente e dalle tradizioni, o da un sentire intimo. Analizzando l’irruzione della modernità e della tecnologia in una cultura secolare, il film spinge a una riflessione autocritica sulla libertà individuale e collettiva.

MENZIONE D’ONORE: “KINDIL” di Damien Ounouri (Algeria / Kuwait / USA)

Per il coraggio sperimentale e la denuncia sociale attraverso il genere horror.

MIGLIOR DOCUMENTARIO: “ZAINEB HATES THE SNOW” di Kaouther Ben Hania (Tunisia)

Per l’originalità con cui è stato ideato e costruito, per la spontaneità e l’ironia con cui viene trattato un tema più che mai attuale come quello dell’integrazione tra culture differenti, per la delicatezza con la quale si sviluppano storie e rapporti personali in grado di toccare il lato umano dello spettatore.

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: “UMMI” di Nikos Avgoustidi (Grecia)

In quanto riflette le questioni reali e attuali, quali il dramma dei rifugiati, dal punto di vista di un bambino. Uno degli aspetti più riusciti del cortometraggio è la sua capacità di evocare la cruda realtà che si cela dall’altra parte del mare.

MENZIONE SPECIALE: “AIDA” di Maysoon El-Massry (Egitto)

Per la straordinaria rappresentazione cinematografica di una umile realtà quotidiana.

GIURIA ITS ROSSELLINI

MIGLIOR FILM: “KINDIL” di Damien Ounouri (Algeria / Kuwait / USA)

La sua eleganza estetica e narrativa rende Kindil un film horror come non lo avete mai visto. Toccando il tema dell’irreale riesce a rendere poetici eventi cruenti ed attuali con una critica visibile verso la società e la sua scelta della punizione contro l’individuo e la sua successiva emarginazione e derisione. Adila Bendimerad riesce perfettamente ad incarnare la paura, il mare, un mostro, ed una vittima in un’elegantissima performance di ballo e di movimento, senza aver bisogno di parole. In questo film la paura non ti fa saltare dalla sedia, ma ti entra dentro, lenta e gelida.

MIGLIOR DOCUMENTARIO: “ATLAL” di Djamel Kerkar (Algeria / Francia)

Uno dei pochi film che veramente ha saputo documentare la verità, senza trascurare la magia cinematografica.

CINEPHILIA SCREENWRITING LAB FOR SHORTS

Realizzato in collaborazione con Cinephilia Productions e ideato dalla regista Darine Hotait, il laboratorio è un progetto che si pone l’obiettivo di aiutare i registi a sviluppare il loro potenziale di storytelling, le loro facoltà critiche e le specifiche competenze tecniche. Il lab vuole promuovere le voci più originali, visionarie e coraggiose provenienti dal Medio Oriente e dal Nord Africa. La prima edizione italiana del Lab ha selezionato 5 progetti, 3 dalla regione MENA e 2 dall’Italia. La giuria composta da Darine Hotait, Irene Dionisio e Monica Zapelli ha decretato il seguente vincitore: “SPINDRIFT” di Farah F. Naboulsi e Dalia Yassine (Libano).

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